Molti hanno chiesto che significa questa nuova Professione di sr Oliva, visto che già è suora. Desidero darvi qualche spiegazione per capire meglio questa celebrazione.
Siamo qui per celebrare le nozze eterne di Sr Oliva con Gesù Redentore, attraverso la Professione Solenne. Ma prima vi presento chi è sr Oliva.
Sr Oliva è nata nel 1974 nei pressi di Antananarivo, capitale del Madagascar. Ultima di 5 sorelle cresciute orfane in quanto i suoi genitori sono entrambi deceduti.
All’età di 32 anni, ha lasciato l’insegnamento, ed è entrata come religiosa di vita attiva nella Congregazione delle Suore di Nostra Signora della Compassione. Ha ricevuto la formazione religiosa in Francia, a Marsiglia e a Roma ha fatto il Noviziato, ed è diventata suora nel 2011.
Successivamente è stata trasferita a Napoli e da lì è ritornata come missionaria e fondatrice nel Madagascar. Di indole dinamica e intraprendente, impegnata a livello umano e religioso si è tuffata in Dio per un volo più alto. Infatti nel 2012 ha conosciuto le monache Redentoriste, e quell’incontro per lei, è stato fondamentale perché la vita contemplativa l’aveva sempre affascinata e attratta.
Il suo enorme lavoro come coordinatrice in tre scuole gestite dai Missionari Redentoristi, nella Capitale del Madagascar, con un personale didattico di circa 130 membri e più di 2300 alunni, da gestire quotidianamente, non le lasciava molto tempo libero per dedicarsi alla vita interiore. Inoltre si occupava della formazione di nove ragazze tra aspiranti e postulanti. Il 22 agosto 2016, ha espresso per la prima volta il suo desiderio di venire tra le Redentoriste ed ha cominciato a fare discernimento.
L’anno dopo, 2017, è venuta qui a S. Agata per fare l’esperienza monastica conoscendo il carisma e la Spiritualità della Beata Maria Celeste Crostarosa.
Dopo un intenso e sofferto discernimento, non senza ostacoli, è entrata nel Monastero di S. Agata de’ Goti nel 2019 iniziando la formazione nel Noviziato. Dopo un anno ha fatto la Vestizione con il nostro caratteristico abito rosso fosco, ricevendolo dalle mani di Mons. Domenico Battaglia. Trascorso il tempo opportuno, sr Oliva oggi è pronta, decisa più che mai a seguire Gesù Redentore per sempre! Diamo gloria a Dio!
La liturgia della Professione Solenne è molto ricca, nelle parole e nei segni, sottolinea la continuità con la consacrazione del Battesimo, propria di tutti i cristiani, indica poi la specificità della vita consacrata. Ci sono dei momenti forti dove è bene fare attenzione. Ogni cosa parte dall’affidarsi, dal consegnarsi a Colui che ha chiamato a sé. Voi tutti presenti siete invitati a pregare, invocando l’intercessione dei santi, durante la litania dei santi dove sr Oliva si prostrerà per terra, segno del totale abbandono a Dio. Poi ci sarà il momento della Professione, con i voti di castità, povertà ed obbedienza consegnati nelle mani di Madre Superiora, la promessa di osservare le Costituzioni. Alla professione seguiranno le firme sul Registro degli Atti del Monastero. La Benedizione solenne che riceve dal Vescovo ripercorre la storia della salvezza fino ad arrivare all’oggi, alla specifica chiamata al servizio, nella libertà del cuore, al “lasciare” perché possa risplendere il volto di Cristo. Seguono i segni: l’anello, ad indicare il parallelo con le nozze, come “sposa dell’eterno Re”, e promessa di fedeltà a Colui che per primo è fedele; Tutta la liturgia della Professione, all’interno della Celebrazione Eucaristica, è davvero un rendere grazie, al Signore, che con pazienza, nella sua misericordia, l’ha chiamata.
Inoltre sr Oliva e le consorelle malgasce eseguiranno una danza di ringraziamento dopo la comunione, che non è un momento folcloristico ma è denso di fede, poiché nella loro cultura la fede si danza, e tutti, fedeli e sacerdoti ringraziano Dio danzando.
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